cominciamo da qui

Venerdì sera ho partecipato ad una conferenza. Sono stata invitata da un'amica che conosco da svariati anni ma con la quale non mi sono mai frequentata assiduamente. A volte l'ho cercata io a volte l'ha fatto lei. Questa persona sa che in questo momento sto vivendo un grande conflitto interiore causato da una rottura recente. Non conosce le persone che frequento a parte mio marito. Ha voluto quindi che l'accompagnassi a questa serata. Non so ben descrivere cosa si sia creato all'interno di quel cerchio dove eravamo seduti. Eravamo dodici persone più il psicologo che relazionava con noi. Non avevo mai visto quelle persone eppure ci accomunava una cosa: la consapevolezza che in quel luogo, in quella situazione, era assolutamente indispensabile essere se stessi, sinceri ed avere la forza di parlare agli altri guardandoli negli occhi. Non è stato assolutamente facile. Io non sono abituata a rivolgermi a tante persone parlando di me, di quel che sento e di quel che provo. Già riuscire a farlo è stato un traguardo poi tutto è venuto da sè. La cosa mi ha talmente coinvolta che per quasi tre ore ho scordato dove mi trovavo, che ora fosse, che giorno fosse. Ero impegnata a dire, ad ascoltare, a guardare quelle dodici persone che insieme a me formavano quel cerchio. E' stata una bella esperienza, molto arricchente, Ci saranno altre serate così, credo che vi parteciperò perchè sono uscita da quel posto con un gran bel sorriso sulle labbra. Non felice ma soddisfatta di aver detto e fatto cose che mai avrei immaginato di saper fare. Sarà di certo impegnativo ma credo che ne varrà la pena soprattutto per convincermi che non è vero che ad essere sbagliata sono io, ma che in molti casi sono gli altri a volermelo far credere; mossi da sentimenti di invidia e gelosia.